Andiamo al forte

Era previsto un numero massimo di partecipanti : trecento. All’apertura della Segreteria del Raduno (anticipata di mezz’ora….) avevamo gadget soltanto più per 19 partecipanti.

Alle 10, compensando le assenze di una quindicina di prenotati, con altrettanti “last minute” che si sono fidati di fare il viaggio fino a Pinerolo alla cieca, abbiamo chiuso la segreteria e ci siamo goduti lo spettacolo di oltre 250 Vespa appartenenti a 17 club piemontesi e liguri, più uno francese, esposte all’ombra del teatro Sociale e dei viali di piazza Vittorio Veneto. Dopo la colazione, un buon numero di partecipanti aveva visitato il Museo Nazionale della Cavalleria e tutti aspettavano impazienti il via: per molti era la prima salita lungo la “Statale del Sestriere”.

Dopo accurate indicazioni e raccomandazioni è partito il primo gruppo : una cinquantina di Vespa più anziane, tra cui parecchi Faro Basso ed una Sei Giorni. Dopo 15 minuti la partenza del gruppone affiancato ed assistito da una nutrita squadra di staffette.

Era previsto un numero massimo di partecipanti : trecento. All’apertura della Segreteria del Raduno (anticipata di mezz’ora….) avevamo gadget soltanto più per 19 partecipanti.

Alle 10, compensando le assenze di una quindicina di prenotati, con altrettanti “last minute” che si sono fidati di fare il viaggio fino a Pinerolo alla cieca, abbiamo chiuso la segreteria e ci siamo goduti lo spettacolo di oltre 250 Vespa appartenenti a 17 club piemontesi e liguri, più uno francese, esposte all’ombra del teatro Sociale e dei viali di piazza Vittorio Veneto. Dopo la colazione, un buon numero di partecipanti aveva visitato il Museo Nazionale della Cavalleria e tutti aspettavano impazienti il via: per molti era la prima salita lungo la “Statale del Sestriere”.

Dopo accurate indicazioni e raccomandazioni è partito il primo gruppo : una cinquantina di Vespa più anziane, tra cui parecchi Faro Basso ed una Sei Giorni. Dopo 15 minuti la partenza del gruppone affiancato ed assistito da una nutrita squadra di staffette.

Il trasferimento, impegnativo per via del traffico domenicale, è filato liscio ed i Radunisti si sono ritrovati nel Borgo di Usseaux, accolti dall’Amministrazione Comunale e dalla Pro Loco per un ristoro nel Punto Museo “Brunetta d’Usseaux”.

Il trasferimento, impegnativo per via del traffico domenicale, è filato liscio ed i Radunisti si sono ritrovati nel Borgo di Usseaux, accolti dall’Amministrazione Comunale e dalla Pro Loco per un ristoro nel Punto Museo “Brunetta d’Usseaux”.

Rifocillati, i Vespisti sono saliti nuovamente in sella per raggiungere il Forte di Fenestrelle, la Muraglia Piemontese. Tutti hanno trovato posteggio nella Piazza d’Armi del Forte San Carlo e i 220 prenotati per il pranzo (polenta con spezzatino, salsiccia e formaggio, dolce e caffè) si sono sistemati nei freschi saloni ricavati nei bastioni verso valle.

Il dopo-pranzo prevedeva una visita guidata alla prima parte della Scala Coperta, che in mattinata era stata percorsa in salita da centinaia di podisti in gara : un dislivello di 530 metri lungo 2 km con quasi 4000 scalini.

Fuori programma, il Socio Roberto Bianciotto ha accompagnato un gruppo di temerari fino al Colle delle Finestre, a 2176 metri s.l.m., sullo spartiacque tra le Valli Susa e Chisone.

Rifocillati, i Vespisti sono saliti nuovamente in sella per raggiungere il Forte di Fenestrelle, la Muraglia Piemontese. Tutti hanno trovato posteggio nella Piazza d’Armi del Forte San Carlo e i 220 prenotati per il pranzo (polenta con spezzatino, salsiccia e formaggio, dolce e caffè) si sono sistemati nei freschi saloni ricavati nei bastioni verso valle.

Il dopo-pranzo prevedeva una visita guidata alla prima parte della Scala Coperta, che in mattinata era stata percorsa in salita da centinaia di podisti in gara : un dislivello di 530 metri lungo 2 km con quasi 4000 scalini.

Fuori programma, il Socio Roberto Bianciotto ha accompagnato un gruppo di temerari fino al Colle delle Finestre, a 2176 metri s.l.m., sullo spartiacque tra le Valli Susa e Chisone.

Per le foto ringraziamo Gabriele Porracchia di Fotograficasestriere, Massimo Damiano e Giuseppe Petenzi.
Altre loro foto sono alla pagina GALLERIA

Per le foto ringraziamo Gabriele Porracchia di Fotograficasestriere, Massimo Damiano e Giuseppe Petenzi.
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